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Il tempo per scrivere

21/12/09

Avrei bisogno di più tempo per scrivere; e avrei bisogno che sia più produttivo. Vorrei riuscire a mettermi al computer e iniziare subito, senza distrazioni. Con la mente sgombra. Libero dal mondo.

Invece mi interrompo spesso: per controllare la mail o per navigare senza scopo. Per superare questo problema ho comprato un libro. Un libro per la gestione del tempo. Un manuale pratico. Io ho una passione per i manuali. L'idea che leggendo un libro, possa imparare una cosa nuova, che prima non riuscivo a fare, mi entusiasma. Spesso, lo ammetto, i manuali sono una delusione. Non tutto si imparara leggendo.

Anche in questo caso non è stato facile. Ma non è colpa del libro. Il libro è fatto bene: semplice e concreto. Il problema è che per mettere in pratica il metodo insegnato ci vuole forza di volontà; e io non sempre ne ho.

Ad ogni modo, i motivi per cui trovo che sia un buon libro sono presto detti. L'autore, David Allen, nella parte introduttiva alla spiegazione del suo metodo afferma:

finché pensate continuamente a qualcosa, la vostra mente non può essere calma e rilassata. Tutto ciò che considerate non finito o incompleto va raccolto in un sistema affidabile esterno alla vostra mente, quello che io chiamo un contenitore di raccolta, da svuotare periodicamente dopo averne smistato il contenuto.

e ancora:

Pensare più volte ad una cosa in cui non si fa nessun progresso è una perdita di tempo e di energia, e finisce solo con l’alimentare l’ansia legata alla sensazione che non state facendo quello che dovreste fare.

Il punto interessante è che grazie a questo metodo è possibile migliorare la condizione di calma della propria mente. Non è difficile trovare una similitudine con quella pratica meditativa chiamata Mindfulness, sviluppata da Jon Kabat-Zinn:

Mindfulness è quindi una modalità di prestare attenzione, momento per momento, nell’hic et nunc, intenzionalmente e in modo non giudicante, al fine di risolvere (o prevenire) la sofferenza interiore e raggiungere un’accettazione di sé attraverso una maggiore consapevolezza della propria esperienza che comprende: sensazioni, percezioni, impulsi, emozioni, pensieri, parole, azioni e relazioni. (fonte wikipedia)


Anche se gli intenti sono diversi, il risultato è simile. Entrambe le tecniche sono utili per migliorare la concentrazione e l’attenzione. Allen insegna proprio a essere calmi mentre si fa qualcosa perché in quel momento è la cosa giusta da fare.

Quindi scrivere dedicandosi alla scrittura in maniera totale. Essere calmi, in pace, sapendo che in quel momento scrivere è la cosa migliore da fare. Estraniarsi dal mondo. Basterebbe mezz'ora al giorno. Sono sicuro che basterebbe questo, per scrivere di più e molto probabilmente, meglio.

photocredit: soartsyithurts

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