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Dente smaltato

18/12/09



Come sempre iniziavi i discorsi come se fossero già cominciati parlavi di rotazione e rivoluzione ma non ti riferivi al sole ma alle nostre anime bruciate dai raggi sociali e non esitono creme di protezione dicevi

guardavo nel profondo dei tuoi occhi e vedevo i tuoi neuroni accendersi come luci
stroboscopiche e io dentro la tua testa come ad un rave stordirmi per cercare di non capirti

parlavi di fine della storia e non ti riferivi alle ideologie ma a noi due
guardavo le tue narici e immaginavo vortici di aria risucchiarmi in un altra dimensione dove tutto era diverso dove corro veloce e il tempo si spezza e non si piega

parlavi di evoluzione ma non ti riferivi a darwin ma alla tua voglia di mutare e guardavo le tue orecchie e mi immaginavo un labirinto dove rinchiuso insieme a te non avrei voluto uscire mai

parlavi di micro e macro ma non ti riferivi ad astruse teorie economiche ma alla distanza tra i nostri cuori

guardavo i tuoi denti e li immaginavo enormi e pensavo che sarebbe bello scrivere una poesia con uno spray colorato su quel bel dente smaltato e mentre parlavi una goccia di saliva caduta sul tavolo dalla tua bocca creava una forma perfettamente rotonda e guardavo la saliva e mi immaginavo di nuotarci dentro e ridere come un bambino ai bordi di una piscina

parlavi di superare l'egoismo ma non ti riferivi a sterili teorie di psicologià della felicità ma parlavi di me
ma ormai non ti ascoltavo perchè pensavo a quello che avrei fatto appena uscito da quella stanza.

Photocredit: nikochan

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